Ingredienti
Acqua, alcol etilico Bio, Echinacea (Echinacea angustifolia DC) radice Bio, Echinacea (Echinacea purpurea (L.) Moench) radice Bio, Ribes nero (Ribes nigrum L.) gemme Bio, Olmo (Ulmus campestris L.) corteccia Bio.
Dosi e modalità d'uso
MODO D’USO: Si consiglia di assumere 10-40 gocce diluite in poca acqua preferibilmente tiepida, 1-3 volte al giorno lontano dai pasti. Una presa di pipetta contagocce equivale a circa 15 gocce. Agitare bene prima dell’uso.
AVVERTENZE: Non superare la dose giornaliera consigliata. Tenere fuori dalla portata dei bambini di età inferiore a 3 anni. Gli integratori alimentari non vanno intesi come sostituti di una dieta varia ed equilibrata e di uno stile di vita sano.
L’eventuale presenza di piccole particelle indisciolte, sospendibili per agitazione, è dovuta all’elevata concentrazione degli estratti vegetali e non pregiudica la qualità del prodotto.
Conservare ben chiuso in luogo fresco e asciutto, al riparo dalla luce. Il termine minimo di conservazione (indicato sul fondo) si riferisce al prodotto correttamente conservato, in confezione integra.
ALTRE INFO: Una presa di pipetta contagocce equivale a circa 15 gocce. Essendo estratti molto concentrati, può presentarsi un deposito sul fondo, si consiglia di agitare bene prima dell’uso.
Curiosità
L’Echinacea è una pianta perenne originaria del nord America, scoperta dagli Europei solo nel 1700. I nativi americani hanno utilizzato l’echinacea per secoli e per trattare un gran numero di malattie. Era considerata un rimedio supremo contro i danni provocati dalle punture di insetto, morsi di animali velenosi e per i danni da intossicazioni di qualsiasi natura.
Internamente ed esternamente la radice si usava contro gli orecchioni e ogni ingrossamento di ghiandole.
I comanche utilizzavano la radice masticata e bevuta in infuso per trattare mal di denti e cefalee.I Sioux ritenevalo l’echinacea un grande rimedio contro morsi di serpente, la sifilide, le bruciature, i processi putrefattivi, per ridurre le cicatrici.
Era utilizzata anche nelle capanne sudatorie per rendere più sopportabile il calore. Era utilizzata da molte tribù anche per curare l’adenite equina, una malattia respiratoria dei cavalli, da Streptococco.
I coloni bianchi curavano con la radice eczemi e infezioni ulcerose resistenti ad altre terapie. I preparati a base di echinacea divennero molto famosi in America e in Europa già verso la fine del 1800 e nel 1915 fu eseguito uno studio sistematico che portò alla formulazione di una prima ipotesi scientifica sulla sua azione immunostimolante.
Questa azione oggi è comprovata da una moltitudine di studi scientifici, dimostrando che l’echinacea è una delle molte piante ad azione immunostimolante, capace di sostenere anche la funzionalità delle vie respiratorie.
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